Il mio blog può contare su almeno un lettore: Pietro, il mio figlio maggiore. E’ una bella cosa, perché consente un dialogo a distanza su temi che magari quando ci vediamo rimangono in ombra rispetto alle esigenze della quotidianità. Anche perché purtroppo ci vediamo di rado. Il problema è che Pietro vive all’estero e secondo me ha cominciato a pensare in inglese.
Alla mia denuncia di qualche giorno fa sull’uso improprio del termine “sinistra radicale” (a proposito: questa mattina lo ha fatto anche Mario Pirani sulla Repubblica: da lui non me lo aspettavo proprio), per parlare della sinistra antagonista, mio figlio risponde che è colpa dei radicali che hanno usurpato un termine già in uso in politica. Non è così per capirlo, senza fare grandi ricerche storiche, basta consultare la voce sulle due versioni – italiana e inglese – di Wikipedia. Mentre in inglese (e soprattutto negli Usa) il termine “radical” è in uso da molti anni per caratterizzare chi sta all’estremità di uno schieramento politico (puoi avere “radical left o radical right) indipendentemente, in Europa dal XIX secolo il radicalismo si è caratterizzato come un ben preciso movimento politico, sostanzialmente formato da liberali di sinistra attenti alla difesa della libertà dell’individuo

Le parole in politologia hanno un significato spesso diverso dal significato corrente. Ma credo che sia così anche nel tuo campo, la matematica. Per esempio, so che per te un toro ha proprietà diverse dalla fecondazione delle mucche. Ma non sono mai riuscito a capire quali.

I answer Pietro’s comment: “radical” in English is an adjective. Radicale in Italy is a political word referring to a specific movement dating back to more than a hundred years. Politics, like mathematics, have their own vocabulary.

3 commenti

  1. Ma neanche per sogno!

    Wikipedia non e’ lo strumento adatto, perche’ wikipedia e’ un enciclopedia, non un dizionario. E il termine radicale, come aggettivo, non lo trovi nell’enciclopedia, ma lo trovi nel dizionario. Allora dovresti andare su wikitionary, che e’ il fratello minore di wikipedia, in versione dizionario. Ma essendo piu’ giovane, e in fondo smuovendo un interesse inferiore di wikipedia, li il termine radicale non c’e’. Dov’e’ che lo troviamo, invece. Sul buon vecchio Garzanti. Che e’ disponibile online (previo registrazione pallosissima, modello web 0.9).

    E dice:
    agg.
    1 (bot.) della radice: apparato radicale | assorbimento radicale, che avviene per mezzo dei peli della radice
    2 (fig.) che rinnova fin dalle basi; che agisce in profondità: cura, riforma radicale; rimedi radicali | partito radicale, che propugna le dottrine del radicalismo politico o, più genericamente, che sostiene la necessità di fondamentali innovazioni politiche e sociali
    ¶ s. m.
    1 [anche f.] chi aderisce al partito radicale
    2 (ling.) la radice di una parola
    3 (mat.) il simbolo della radice con l’indice e col radicando
    4 (chim.) atomo o gruppo atomico con un elettrone non accoppiato e generalmente incapace di esistenza indipendente, ma che si comporta come individuo chimico nelle reazioni
    § radicalmente avv. dalle radici, alla base: estirpare radicalmente un male sociale | completamente, totalmente: idee radicalmente diverse.

    Il neretto e’ mio.
    Insomma, non e’ che se uno dice “idee radicalmente diverse” si sta riferendo a Pannella. E se Pannella fosse stato nel partito comunista la stessa persona adesso direbbe “idee comunistemente diverse”.

    Radicale ha un significato suo, indipendentemente dal partito.

    Che poi il significato in Italia possa essere leggermente diverso da quello Americano, questo e’ inevitabile. Ma poi le lingue e le culture si parlano. Cosi’ come in Italia si parla dei teodem, richiamandosi ai neocom. In Inglese esiste la parola “chiaro-scuro”. E la parola tedesca Angst esiste in Inglese. Ma in tedesco significa paura e in Inglese indica uno stato piu simile all’ansieta’.

    Said this, yes, I do think in English. In fact I think in a mix of English and Italian. When I think about what I want to say. In an inner dialogue in which I playback a discussion with someone, that’s in English. Even if I think about something I want to say to someone italian.

    But there is a deeper inner dialogue. I dialogue that is not so much about saying things, but about doing and explaining to myself. And that is in italian. This was the compromise that my brain eventually found to let me function well across the border.

    Pietro

  2. Come l’hai fatta complicata! Il confronto tra le due Wikipedia era così semplice proprio perché sono enciclopedie e pertanto tengono conto dei significati al di là di quelli letterali. Un dizionario fotografa il significato attuale, una enciclopedia descrive il contenuto storico, geografico scientifico ecc. di un termine. E’ per questo che spiegava qualcosa che dal dizionario non puoi cogliere.
    Comunque le parole che hanno un significato diverso nelle diverse lingue sono dette “falsi amici”. Ecco, io sostenevo (e sostengo) che il tuo commento sui radicali si basava su qualcosa del genere. Del resto, pensa che differenza di significati ha la frase “he is a Republican” detto di un americano, di un inglese o di un italiano…
    “Said this”? E che è? La traduzione inglese di “ciò detto”? In inglese non puoi sfuggire al verbo: “Having said this”, Il problema con noi italiani anche quando pensiamo in inglese (capita anche a me, in certi periodi all’estero) è che usiamo le forme a cui siamo abituati…

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