Baliani: l’importanza della pietas

Riprendo con grande piacere ad aggiornare il mio blog, dopo la pausa tecnica dovuta alla modifica del sito, peraltro ancora in fase di messa a punto. Queste settimane di “astinenza” mi hanno indotto a riflettere su quello che avevo scritto, a rivedere e integrare alcune delle considerazioni espresse in precedenza. Darò un po’ di spazio, in questi giorni, ad alcuni aggiornamenti. A cominciare da quello sulla questione del “top down” e “bottom up” . Forse qualcuno lo ricorda: in un mio precedente post ho cercato di far vedere come solo la combinazione tra le esperienze che nascono dal basso (bottom up) e la capacità di governo politico (top down) può dar luogo a cambiamenti davvero significativi.
A questa formula un po’ schematica, ma che oggi più che mai mi sembra giusta, desidero aggiungere un ingrediente fondamentale, un catalizzatore indispensabile: “la pietas come sentimento politico che può unire il mondo”. La riflessione mi deriva dallo spettacolo “La notte delle lucciole”, scritto e diretto da Roberto Andò e interpretato da Marco Baliani, che ha portato in scena testi di Pier Paolo Pasolini e Leonardo Sciascia, legandoli anche a vicende relative al rapimento di Aldo Moro. Ed è rafforzata dal libro dello stesso Baliani L’amore buono e dalle recenti vicende del Kenya.