Analisi critica delle misure di qualità della vita

Ecco la relazione che ho presentato al primo Convegno nazionale dell’Associazione Italiana degli Studi sulla Qualità della Vita. L’incontro si è svolto a Firenze dal 28 al 31 luglio 2013 sul tema: “Qualità della vita, territorio e popolazioni”. Ne parlo diffusamente sul mio blog Numerus. Il mio intervento ha introdotto la sessione plenaria conclusiva. Osservazioni…

Impariamo a valutare con esattezza i limiti dei sondaggi

Qual è il margine di errore sui sondaggi politici che vediamo con frequenza in televisione e sui giornali? Il post dedicato ai sondaggi del lunedì di Enrico Mentana, che ho pubblicato su Numerus, il mio blog sulla statistica sul sito del Corriere della Sera, ha provocato una serie di commenti che mi hanno indotto ad approfondire il tema. Pubblico sul mio sito le considerazioni più tecniche, che possono essere utili anche agli studenti dell’Ifg di Urbino e a chiunque sia interessato a capire meglio questo argomento e ringrazio l’ex presidente dell’Istat Alberto Zuliani per avermi pazientemente fornito gli elementi necessari.

I nuovi trend demografici in Cina e India

Negli anni che finiscono per zero o per uno il mondo si conta. Quasi tutti i censimenti si svolgono con cadenza decennale; quelli in corso tra il 2010 e il 2011 (compreso quello italiano) sono circa un centinaio. Di particolare interesse sono i censimenti già svolti in Cina e India, che ci danno un’idea del futuro dei due più grandi Paesi del mondo.

Il sesto censimento della popolazione cinese si è svolto nel novembre 2010, con la partecipazione di dieci milioni (dieci milioni!) di enumerators, intervistatori che hanno battuto città e campagne. Il 15mo censimento della popolazione indiana è cominciato il 9 marzo. Ha comportato, come quello cinese, un gigantesco sforzo organizzativo, con 2,3 milioni di ispettori che hanno battuto 630mila villaggi e 5mila città.

Le prospettive demografiche dei due Paesi sono molto diverse: molto più preoccupanti quelle cinesi per l’invecchiamento della popolazione; sono invece un punto di forza, nonostante gli spaventosi squilibri sociali, per il futuro dell’India, che entro il 2025 diventerà il più grande Paese del mondo.

Seminario Agcom: i sondaggi sono una patacca

L’iniziativa era certamente commendevole: una giornata di studio organizzata il 25 marzo dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) sul nuovo regolamento in materia di diffusione dei sondaggi. Ma al termine dell’incontro c’è da chiedersi se sia davvero possibile stabilire un minimo di serietà e correttezza in questo settore. Le analisi degli esperti hanno infatti confermato che i cosiddetti sondaggi d’opinione in materia politica ed elettorale sono in realtà ben poco attendibili perché basati su campionamenti fasulli e comunque non sono affatto indicativi di quegli scostamenti nel tempo sui quali invece si sbizzarriscono i commentatori.

Primi siluramenti in Cina nel nome della felicità

L’annuncio del premier cinese Wen Jiabao alla vigilia del congresso del Partito comunista, di voler trasformare la Cina da società “armoniosa” (questo era il precedente obiettivo, non sempre raggiunto), in società “felice”, ha stimolato molte riflessioni, come ha riportato il Corriere del 4 marzo, con un commento dello storico Giovanni Belardelli.

Non si tratta solo di uno slogan congressuale. In realtà la Cina sperimentava da tempo, in alcune province, degli “indici della felicità”; ora sta cominciando anche a trarne conclusioni politiche.

La sfida dei nove miliardi – un dossier per la rivista East

Non stiamo parlando di un futuro remoto, ma di un mondo che è già dietro l’angolo. Nel 2050 i leader che dovranno affrontare i problemi di una Terra sovrappopolata ed esausta non saranno i nostri bisnipoti, ma i nostri figli. E almeno metà dell’attuale popolazione mondiale sarà ancora in vita. E’ questo l’argomento di un dossier che ho preparato per la rivista East e che per gentile concessione dell’editore è accessibile da oggi su questo sito. Il dossier comprende anche un’intervista al demografo Antonio Golini, un colloquio col presidente dell’Istat Enrico Giovannini, la traduzione del Rapporto “La tempesta perfetta del 2030” del Population Institute di Washington sulla base delle previsioni del capo dei consulenti scientifici del governo britannico John Beddington, e un dibattito tra esperti: il vero problema è il boom demografico o l’eccesso di consumi del mondo industrializzato?

Cruscotto francotedesco per l’Europa del 2020

Abbiamo già segnalato che molti Paesi, compresa l’Italia, si stanno muovendo in linea con le indicazioni della Commissione Stiglitz per determinare come misurare il Bes, benessere equo e sostenibile, cioè per misurare il progresso “Oltre il Pil”, prodotto interno lordo. Ma forse non tutti si sono accorti che in questo campo si è determinato un asse francotedesco, con un rapporto fresco di stampa che già ci dice come dovrà essere il cruscotto dei nuovi indicatori e che cosa non bisogna fare.