I nostri dubbi sulla e-democracy

È passato più di un anno da quando, come avevamo annunciato in questo blog, abbiamo iniziato la pubblicazione on line dei capitoli del libro “La e-democracy possibile” e a questo punto dobbiamo ammetterlo: il progetto si è arenato e non sappiamo se potremo riprenderlo. Abbiamo scritto alcuni capitoli sulla teoria del voto, frutto soprattutto delle conoscenze matematiche e degli studi di Pietro (Donato più che altro ha svolto la parte del curioso divulgatore) ma non abbiamo affrontato il cuore del discorso: come potrebbe cambiare il meccanismo delle scelte democratiche con l’uso delle nuove tecnologie.

La e-Democracy possibile: iniziamo la pubblicazione

“I computer e la rete hanno cambiato profondamente i meccanismi di decisione democratica. È sempre più evidente che la scelta di delegare qualcuno a rappresentarci ogni quattro, cinque o sette anni non esaurisce più il bisogno di partecipare alle scelte pubbliche”. Comincia così la presentazione del libro “La e-Democracy possibile” scritto da mio figlio Pietro Speroni di Fenizio con la mia collaborazione. Il lavoro affronta il tema del raggiungimento del consenso attraverso l’uso delle nuove tecnologie: uno degli aspetti fondamentali, anche se certamente non l’unico, di una nuova teoria della democrazia. Abbiamo scelto di pubblicare man mano i capitoli, invitando chi è interessato a commentarli per consentire modifiche e integrazioni.