Proposta: più aiuto internazionale in telelavoro

C’è un gran viaggiare nei paesi in via di sviluppo di consulenti pagati dalle organizzazioni internazionali. In realtà si tratta di schemi organizzativi in molti casi superati, perché buona parte dello sviluppo dei progetti potrebbe essere portato avanti in telelavoro, risparmiando almeno il 50 per cento dei costi, riducendo i viaggi aerei e le emissioni dannose, e anche assicurando più continuità nei risultati e più responsabilità ai funzionari locali. Le capitali dei paesi nuovi hanno ormai buoni collegamenti, ma le attrezzature di telelavoro non fanno parte delle priorità d’aiuto.

Beyond Gdp, ambientalisti ed economisti a confronto

Il convegno “Beyond Gdp” (Oltre il Pil) a Bruxelles ha messo a confronto ambientalisti ed economisti, facendo registrare, forse per la prima volta, una certa convergenza sul concetto di sviluppo sostenibile e sulle modalità per misurarlo. E’ un progresso importante, ma ci vorrà tempo prima che i nuovi indicatori siano effettivamente condivisi e usati per promuovere politiche più efficaci.

La grande sfida della governance mondiale

Nel futuro prossimo non ci sarà un governo mondiale, ma non possiamo sopravvivere senza un quadro di accordi e di istituzioni che garantiscano una gestione condivisa dei grandi temi dell’energia e dell’ambiente. Sono arrivato a queste conclusioni dopo aver gestito il desk per giornalisti del World Energy Congress, lavorando su tutti gli interventi e i dibattiti. La governance globale è indispensabile per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, il contenimento delle speculazioni sui prezzi dell’energia, la crescita sicura del nucleare, un dopo Kyoto accettabile da tutti e davvero efficace nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica, la gestione delle conseguenze inevitabili di cambiamenti di clima. Ci vorranno leader con coraggio e visione e una continua pressione dell’opinione pubblica.

Se in Italia ci fosse un Al Gore

Mettiamo insieme un po’ di fatti, pubblicati di recente.

1) Il Quarto Rapporto dell’International Panel on Climate Change (Ipcc), il gruppo di 2500 scienziati impegnati dall’Onu a studiare il cambiamento di clima, ci dice che la temperatura media della terra è già aumentata di un grado dal 1900 e aumenterà almeno di un altro grado entro il 2100. Sembra poco, ma l’analisi sugli effetti (in corso di pubblicazione, sempre a cura dellíIpcc) rivela che è sufficiente per mettere in discussione le condizioni di vita di miliardi di persone.

Una speranza per il futuro: dipende da noi

Chi di noi non ha mai pensato almeno una volta che l’umanità è condannata alla catastrofe?
Solo chi è privo di umanità può guardare al mondo nel quale viviamo senza farsi prendere talvolta dalla disperazione. Quando sentiamo che da qualche parte sul pianeta ci sono bambini che ogni giorno muoiono per fame o malattie che potrebbero essere curate, chi non si addolora, almeno per un momento?