Se a Itaca non trovi neanche un procio
Torno da quindici giorni meravigliosi, di navigazione di fine aprile nella Grecia jonica,
Continua a leggereTorno da quindici giorni meravigliosi, di navigazione di fine aprile nella Grecia jonica,
Continua a leggereSono in partenza per la Grecia, per andare a trovare Phileas e metterla in acqua. Per un paio di settimane non sarò in condizione di scrivere. Però volevo sottolineare alcune cose.
Continua a leggereMettiamo insieme un po’ di fatti, pubblicati di recente.
1) Il Quarto Rapporto dell’International Panel on Climate Change (Ipcc), il gruppo di 2500 scienziati impegnati dall’Onu a studiare il cambiamento di clima, ci dice che la temperatura media della terra è già aumentata di un grado dal 1900 e aumenterà almeno di un altro grado entro il 2100. Sembra poco, ma l’analisi sugli effetti (in corso di pubblicazione, sempre a cura dellÃIpcc) rivela che è sufficiente per mettere in discussione le condizioni di vita di miliardi di persone.
Continua a leggereIl miglioramento dei dati congiunturali spinge ad affermare che l’Italia non rischia più il declino. Il sistema economico ha saputo rispondere alle sfide della globalizzazione nonostante le carenze del sistema politico. Quale declino, dunque, bando al pessimismo!
Continua a leggereLo avevo scritto nel mio blog precedente, lo conferma autorevolmente Luca Ricolfi sulla Stampa di sabato 3 marzo: le sinistre in Italia sono tre: due sinistre radicali e una sinistra cosiddetta riformista, che in realtà sta riformando sempre meno.
Io avevo distinto tra una sinistra radicale velleitaria e mugugnona e una sinistra radicale impegnata seriamente a cambiare il Paese e il mondo che ci circonda. Ricolfi distingue tra una sinistra radcon, radicalmente conservatrice, e una sinistra radcam, che ha come stella polare il cambiamento delle regole del sistema Italia.
Bisogna avere il coraggio di ammettere la propria sconfitta. La mia protesta per l’uso improprio del termine “sinistra radicale†è stata travolta da una valanga di dichiarazioni, commenti e articoli che preferiscono usare questo termine anziché “sinistra comunistaâ€.
Continua a leggereNel Carcere di Santa Verdiana a Firenze, al suo compagno era permesso leggere i giornali e avere il necessario per scrivere. Quando dalla sezione femminile ella protestò, dissero che essendo donna le era consentito solo il necessario per cucire. A quando risale questo episodio? 1875? 1925? 1975? Prima di leggere oltre rispondete a questa domanda.
Continua a leggereIl mio blog può contare su almeno un lettore: Pietro, il mio figlio maggiore. E’ una bella cosa, perché consente un dialogo a distanza su temi che magari quando ci vediamo rimangono in ombra rispetto alle esigenze della quotidianità . Anche perché purtroppo ci vediamo di rado. Il problema è che Pietro vive all’estero e secondo me ha cominciato a pensare in inglese.
Continua a leggereL’uso del termine “sinistra radicale†confonde le idee alla gente, ma si sta diffondendo. C’è da chiedersi se non si tratti di un disegno deliberato. La “sinistra radicale†comprenderebbe l’ala dei Ds che non vuole entrare nel futuro partito unico con la Margherita, i Verdi, i Comunisti italiani, Rifondazione comunista. Ha protestato giustamente un radicale vero, e cioè Marco Cappato (presidente dell’Associazione Luca Coscioni), ospite del Tg della 7, lunedì 5: “Ma perché non li chiamate col loro nome? Sono la sinistra comunistaâ€.
Continua a leggere“Marketing as new financeâ€: il marketing come nuova finanza. L’espressione piuttosto sibillina è stata usata da Hal R. Varian, uno degli economisti più esperti nella nuova industria dell’informazione, nel corso della Ottava Lezione “Angelo Costa†che per conto della Confindustria ha tenuto il 16 gennaio alla Università Luiss di Roma sul tema “The economics of Internet searchâ€, in pratica il business dei motori di ricerca.
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