Una speranza per il futuro: dipende da noi

Chi di noi non ha mai pensato almeno una volta che l’umanità è condannata alla catastrofe?
Solo chi è privo di umanità può guardare al mondo nel quale viviamo senza farsi prendere talvolta dalla disperazione. Quando sentiamo che da qualche parte sul pianeta ci sono bambini che ogni giorno muoiono per fame o malattie che potrebbero essere curate, chi non si addolora, almeno per un momento?

Troppi Andrea D’Ambra: la Rete va in tilt

Ho commesso un errore. Andrea d’Ambra mi ringrazia del mio commento sulla sua iniziativa “Aboliamoli” per la cancellazione del prelievo fisso sulla ricarica dei cellulari, ma mi segnala che non è lui “l’enologo ischitano”, come io avevo scritto. E’ sì di Ischia (nell’isola di D’Ambra ce ne sono molti), ma quello che produce vino è un suo omonimo.

Val la pena di fermarsi un attimo a riflettere. Quali erano le mie fonti?

Giovannini: come cambia il sistema statistico internazionale

Ecco il testo della mia intervista a Enrico Giovannini, chief statistician dell’Ocse, pubblicata sul numero di giugno della rivista bimestrale EAST, Europe and Asia STrategies, che è pubblicata in italiano e in inglese. La ripropongo ora perché Giovannini ha appena annunciato sulla newsletter dell’Ocse la prossima conferenza internazionale di Istanbul, nel giugno 2007, dedicata (come quella di Palermo del 2004) al rapporto tra statistica e democrazia.

Tiziano e Oriana, maestri di libertÃ

Difficile immaginare due persone più diverse di Tiziano Terzani e Oriana Fallaci. Spesso sostennero tesi diametralmente opposte; dopo l’11 settembre si scontrarono in una polemica diretta. La Fallaci era convinta che l’Occidente sottovalutasse la minaccia del fascismo islamico e per denunciare questo pericolo usò un tono apocalittico e spesso insultante. Terzani, riconoscendo gli errori dell’ideologia comunista che aveva abbracciato da giovane, ma sempre più deluso dalla civiltà occidentale e dai cambiamenti indotti dalla globalizzazione nell’Asia da lui tanto amata, rifiutò i metodi della politica e abbracciò una non violenza intransigente, che lo portò addirittura a negare l’utilità della guerra di resistenza a Hitler, come confidò al figlio Folco nel libro colloquio “La fine è il mio inizio”.

Eppure nella loro storia ci sono molti punti in comune.