I nuovi trend demografici in Cina e India

Negli anni che finiscono per zero o per uno il mondo si conta. Quasi tutti i censimenti si svolgono con cadenza decennale; quelli in corso tra il 2010 e il 2011 (compreso quello italiano) sono circa un centinaio. Di particolare interesse sono i censimenti già svolti in Cina e India, che ci danno un’idea del futuro dei due più grandi Paesi del mondo.

Il sesto censimento della popolazione cinese si è svolto nel novembre 2010, con la partecipazione di dieci milioni (dieci milioni!) di enumerators, intervistatori che hanno battuto città e campagne. Il 15mo censimento della popolazione indiana è cominciato il 9 marzo. Ha comportato, come quello cinese, un gigantesco sforzo organizzativo, con 2,3 milioni di ispettori che hanno battuto 630mila villaggi e 5mila città.

Le prospettive demografiche dei due Paesi sono molto diverse: molto più preoccupanti quelle cinesi per l’invecchiamento della popolazione; sono invece un punto di forza, nonostante gli spaventosi squilibri sociali, per il futuro dell’India, che entro il 2025 diventerà il più grande Paese del mondo.

Come uscire dalla morsa dello spread

Eventuali misure di finanza straordinaria, quali l’imposta patrimoniale proposta dal “Progetto delle imprese per l’Italia”, o il prestito forzoso delineato nella recente proposta Monorchio – Salerno devono essere innanzitutto destinate alla  riduzione del debito per abbattere lo spread tra titoli italiani e titoli tedeschi. Ma richiedono comunque una serie di condizioni preliminari. Ecco il testo del commento che ho pubblicato il 7 ottobre sul quotidiano Finanza e Mercati.

Disoccupazione, ripresa, governance: commenti su F&M

Su Finanza & Mercati, il quotidiano di Milano diretto da Gianni Gambarotta, sto pubblicando una serie di articoli relativi a temi di attualità. Ecco i primi:

Sulla crescita economica: un articolo del 9 settembre.

Sulla disoccupazione, 1l 16 settembre.

Sulla ripresa “verde”, il 23 settembre

Sulla governance della finanza globale, il 30 settembre.