FacebookTwitter
 
Donato SperoniDonato Speroni
Donato Speroni
  • Chi sono
  • Che cosa scrivo
  • Che cosa insegno
  • Come contattarmi
Menù Indietro  
31 ottobre 2008Lascia un commentoAmarcord, Persone, Politica italiana, Unacittà, www.fainotizia.it, www.terzarepubblica.itdi Donato Speroni

Mio figlio Pietro, che è un rigoroso, dice che in questi casi bisogna pubblicare un disclaimer, cioè dichiarare i rapporti di parentela o di amicizia con la persona citata nel blog. E allora dichiaro che conosco Paolo Soddu da più di trent’anni, per un’amicizia di famiglia. Questo però non mi impedisce di parlar bene del suo lavoro perché si tratta di uno storico di valore, che ha scelto un tema prezioso anche per riflettere sulla crisi di oggi.
Ho assistito al Senato, mercoledì 29, alla presentazione del volume “Ugo La Malfa – Il riformista moderno” (Carocci Editore), scritto da Paolo Soddu. Era presente il Capo dello Stato. Il libro ha già avuto, come è giusto, recensioni lusinghiere da giornalisti e storici come Nello Ajello, Piero Craveri, Giuseppe Galasso, Nicola Tranfaglia. Hanno parlato del libro Giovanni De Luna, Galasso, Paolo Savona, mentre Enzo Bianco, Carlo De Benedetti, Antonio Maccanico, Eugenio Scalfari hanno fornito testimonianze personali. Inevitabile la nota di rimpianto rispetto ai politici e alla politica di oggi.

Ho ripensato alla sua passione civile, capace anche di “giocare di sponda”, come lui stesso teorizzò con Scalfari paragonando la politica al biliardo, tutte le volte che il boccino non si può colpire direttamente; per un partito come il Partito repubblicano italiano, che ad andar bene aveva il 2 per cento dei consensi, giocare di sponda era obbligatorio.
I quattro gatti del Pri furono il lievito della democrazia, dall’avvento La Malfa alla segreteria del partito dell’edera (proveniva dal Partito d’Azione) fino alla sua morte. A La Malfa si deve la liberalizzazione degli scambi dell’immediato dopoguerra, imposta contro il parere della Confindustria, ma che si rivelò una frustata salutare per l’apparato produttivo del Paese. e anche l’adesione al sistema monetario europeo, premessa all’adesione all’euro. Possiamo dire che è grazie a lui che siamo “aggrappati all’Europa”. A lui si deve l’affrancamento dei socialisti dalla sudditanza al Pci, con la nascita del primo centrosinistra nel 1962, ma anche, negli anni’70. lo stimolo all’uscita dei comunisti di Enrico Berlinguer dal ghetto di un’opposizione sterile e trinariciuta.
Era un uomo di visione e di rigore. Qualche volta sbagliò, come quando ritardò l’ingresso in Italia della Tv a colori in nome di un’austerità che era ormai fuori dai tempi. Ma, come ha ricordato Paolo Savona, aveva un concetto cardine che sarebbe bene far rivivere oggi e che la moderna scienza economica sta approfondendo: la felicità dei cittadini non dipende solo dalla disponibilità di beni individuali, ma anche dal buon uso dei beni pubblici. Un concetto molto lontano dal berlusconismo (la felicità dipende dalle disponibilità individuali), ma anche dalla pratica concreta della sinistra italiana che troppo spesso avalla la realtà corporativa dei beni pubblici gestiti nell’interesse di chi li produce).
Era un capo carismatico, ma era anche molto attento ai giovani. Le poche volte che l’ho incontrato (ero un giovane della federazione giovanile) i nostri colloqui finivano invariabilmente con la frase: “E adesso dimmi che cosa pensi della situazione politica”. Ero intimidito, ma cercavo di spiaccicare qualche frase, spesso giovanilisticamente critica verso di lui e la sua linea. Stava a sentire con pazienza e spiegava.
E’ morto nel 1979. Io ero già uscito dal Pri, ma dopo di lui non c’è mai stato un leader politico in cui sono riuscito a riconoscermi.
Sono uscito dal Senato, nelle strade bagnate di pioggia e segnate poche ore prima dalla violenza scaturita da manifestazioni che fatico a capire, pensando quanto manca alla democrazia di oggi un politico come Ugo La Malfa e un partito come il suo Pri. Oggi a causa della crisi economica stanno riscoprendo l’importanza del settore pubblico. Ma non vedo in giro né il suo rigore né il suo disinteressato carisma.

Crisi economicaManifestazioniPaolo SodduPriUgo la Malfa
Sull'autore

d.speroni

Related posts
Come possiamo salvarci se non crediamo nel futuro?
31 gennaio 2015
Auguri per il 2014 dalla terra di mezzo…
2 gennaio 2014
Chi era l’economista che cambiò la vita a Monti
15 agosto 2012
La “tempesta perfetta” potrebbe arrivare anche prima del 2030: cominciamo a pensarci
21 febbraio 2012
Come uscire dalla morsa dello spread
8 ottobre 2011
Disoccupazione, ripresa, governance: commenti su F&M
6 ottobre 2011
Lascia un commento

Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

E' possibile utilizzare questi HTML tags e attributi: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

cancella il moduloInvia

2030 - La tempesta perfetta


Acquista il libro online

I numeri della felicità


Acquista il libro online

L'intrigo saudita


Acquista il libro online

  • 2030 – La tempesta perfetta(6)
  • Amarcord(16)
  • ASviS(2)
  • Dialoghi tra padre e figlio(15)
  • Economia italiana(15)
  • Europa(13)
  • Felicità e benessere(21)
  • Finanza&Mercati(2)
  • Futuro(32)
  • Globalizzazione(19)
  • L'intrigo saudita(5)
  • Libri(16)
  • Media(17)
  • Migrazioni(6)
  • Nautica(3)
  • Nord e Sud(5)
  • Persone(8)
  • Politica italiana(32)
  • Senza categoria(55)
  • Statistica(27)
  • Unacittà(8)
  • Viaggi(1)
  • www.fainotizia.it(16)
  • www.terzarepubblica.it(13)
Tag
Africa ambiente Clima Declino Degrado Democrazia Donne East Economisti energia Eni Environment Europa Federalismo Finanza Futuro Gdp Giornalismo Globalizzazione Governance Government Governo Grillo Immigrazione Indicators Informazione politica Internet Istat Italia Lavoro Linguaggio Mezzogiorno Nazioni unite Oecd Onu Pietro Pil Radicali Ricchezza Secessione Sinistra Sistema statistico internazionale Statistica Terza Repubblica Un
 Archivio
  • Maggio 2020 (1)
  • Dicembre 2017 (1)
  • Agosto 2017 (1)
  • Luglio 2016 (1)
  • Gennaio 2016 (1)
  • Agosto 2015 (1)
  • Gennaio 2015 (1)
  • Giugno 2014 (1)
  • Febbraio 2014 (1)
  • Gennaio 2014 (1)
  • Ottobre 2013 (1)
  • Settembre 2013 (1)
  • Agosto 2013 (1)
  • Maggio 2013 (1)
  • Dicembre 2012 (1)
  • Agosto 2012 (1)
  • Maggio 2012 (1)
  • Marzo 2012 (1)
  • Febbraio 2012 (2)
  • Gennaio 2012 (1)
  • Novembre 2011 (1)
  • Ottobre 2011 (3)
  • Luglio 2011 (1)
  • Maggio 2011 (2)
  • Marzo 2011 (2)
  • Febbraio 2011 (1)
  • Gennaio 2011 (2)
  • Dicembre 2010 (1)
  • Novembre 2010 (4)
  • Ottobre 2010 (2)
  • Settembre 2010 (2)
  • Giugno 2010 (1)
  • Marzo 2010 (1)
  • Febbraio 2010 (1)
  • Gennaio 2010 (1)
  • Dicembre 2009 (3)
  • Ottobre 2009 (1)
  • Settembre 2009 (4)
  • Agosto 2009 (1)
  • Giugno 2009 (1)
  • Aprile 2009 (1)
  • Marzo 2009 (1)
  • Febbraio 2009 (1)
  • Gennaio 2009 (2)
  • Dicembre 2008 (2)
  • Novembre 2008 (3)
  • Ottobre 2008 (5)
  • Agosto 2008 (1)
  • Giugno 2008 (1)
  • Maggio 2008 (1)
  • Aprile 2008 (3)
  • Marzo 2008 (2)
  • Febbraio 2008 (2)
  • Gennaio 2008 (6)
  • Dicembre 2007 (5)
  • Novembre 2007 (4)
  • Ottobre 2007 (4)
  • Settembre 2007 (5)
  • Agosto 2007 (2)
  • Luglio 2007 (1)
  • Giugno 2007 (2)
  • Maggio 2007 (1)
  • Aprile 2007 (2)
  • Marzo 2007 (2)
  • Febbraio 2007 (4)
  • Gennaio 2007 (3)
  • Dicembre 2006 (3)
  • Novembre 2006 (1)
  • Ottobre 2006 (2)
  • Febbraio 2006 (2)
  • Gennaio 2006 (3)
Copyright © Donato Speroni
Questo sito utilizza i cookie per fornirti una migliore esperienza di navigazione. Continuando a navigare, ne accetti l’utilizzo.OkInfo